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I vincitori dell'edizione 2024

La giuria di qualità ha premiato i cortometraggi partecipanti alla gara 4 Giorni corti edizione 2024.

PRIMO CLASSIFICATO: Il Limite della troupe Oh-Buy di Miriam Previati con la seguente motivazione: "Il cortometraggio thriller è avvincente e col colpo di scena riesce a fa salire di colpo la tensione in modo inaspettato. La storia della ragazza che fotografa il suo vicino di casa, per poi trovarsi vittima di stalking attraverso le foto rubate trovate in una chiavetta USB, e i relativi sospetti, è ben sviluppata e tiene lo spettatore con il fiato sospeso fino alla conclusione. La regia e la fotografia sono curate. Un cortometraggio che riesce a far riflettere sul confine sottile tra privacy e stalking".

SECONDO CLASSIFICATO: Non lascio mai un lavoro a metà... della troupe Marseille Bros. di Leonardo Fardin con la seguente motivazione: "Un'opera sperimentale sorprendente che racconta la storia di un duello onirico. In un ambiente al limite tra sogno e realtà, tra Alice nel paese delle meraviglie e Ombre rosse, il film riesce a catturare l'essenza del genere western, mescolando elementi tradizionali con moderne provocazioni. Un cortometraggio che mostra quanto il confine tra sogno e realtà possa essere sottile, e che non mancherà di restare impresso nella mente dello spettatore per le sue trovate spiazzanti".

TERZO CLASSIFICATO: Memorie dall'invisibile della troupe PoisonedPictures di Danilo Nuccio con la seguente motivazione: "Il cortometraggio thriller tiene incollati fino all'ultimo minuto. La storia di un senzatetto che vive nella sua auto e che assiste a un omicidio è angosciante, con una suspense crescente. Il colpo di scena finale è sorprendente. Un cortometraggio ben realizzato, che riesce a creare una tensione palpabile e a tenere alta l'attenzione fino alla fine".

La giuria ha inoltre segnalato con una MENZIONE SPECIALE:

La mia vita secondo B.E. della troupe 7Frame Films di Chiara Lecciso con la seguente motivazione: "Il cortometraggio affronta con estrema sensibilità e intensità il tema della bulimia attraverso gli occhi di una giovane ragazza tormentata dalle sue ossessioni e paure. La sottile inquietudine iniziale esplode man mano e accompagna lo spettatore immergendolo in un'atmosfera claustrofobica e angosciante. Con una suspense costante e un ritmo serrato, il cortometraggio riesce a far riflettere sulle conseguenze devastanti che i disturbi alimentari possono avere sulla vita di una persona, lasciando lo spettatore con una sensazione di angoscia e inquietudine".

Il mago dei bigliettini della troupe L’uno calante di Massimo Michelini con la seguente motivazione: "Il cortometraggio drammatico presenta una storia toccante e profonda su un uomo che, dopo aver perso la moglie in un tragico incidente, perde la voce ma acquisisce il potere della veggenza. La sua comunicazione avviene attraverso dei bigliettini, attraverso i quali racconta la sua dolorosa esperienza. La tensione emotiva e la profondità del tema trattato rendono questo cortometraggio una visione molto coinvolgente, e ben girata a livello tecnico, con un finale che lascia aperta la speranza".

In potenza della troupe Teleboi di Matteo Bergonzoni con la seguente motivazione: "Il cortometraggio animato affronta con sensibilità e ironia il tema dell'impotenza sessuale, seguendo il percorso di un uomo determinato a ritrovare la propria virilità a tutti i costi. La storia prende una svolta inaspettata quando l'uomo decide di ritrovare la forma per ottenere il risultato desiderato. La narrazione è ricca di simbolismi e metafore, offrendo uno spunto di riflessione profonda sulla società contemporanea e sui suoi standard di virilità".

 

 

 

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